А Б В Г Д Е Ж З И К Л М Н О П Р С Т У Ф Х Ц Ч Ш Э Ю Я
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z #


Биография "Enrico Ruggeri"

<< Вернуться к списку всех песен "Enrico Ruggeri"

Фото Enrico Ruggeri
« Qualcuno mi dice che ancora non sono grande, ma gli uomini grandi non saranno cresciuti mai »
(Da La Band — Enrico Ruggeri — 1991)


Enrico Ruggeri (Milano, 5 giugno 1957) è un cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano.

Biografia
Gli inizi
« Che bello, il lavaggio del cervello! »
(Il lavaggio del cervello — Enrico Ruggeri)


Nel 1972, a 15 anni, fonda il suo primo gruppo, i «Josafat», che nel 1974 si trasformano, con l’ingresso di Silvio Capeccia, in Champagne Molotov (nome che ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo Album Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente sulla copertina); l’album, pubblicato per la Spaghetti Records è un insuccesso (poche centinaia di copie), e frutta anche una denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintelligibile all’ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno di Silvio Capeccia, il successo arriva con la partecipazione a Sanremo con il brano Contessa (musica di Fulvio Muzio, testo di Ruggeri), e l’album Vivo da re, prodotto da Shel Shapiro, la cui title-track prenderà parte al Festivalbar di quell’anno. La canzone si classifica al 4º posto. In primavera, esaurito lo slancio del 45 giri “Contessa” fu la volta dell’LP “Vivo da Re” e del conseguente tour promozionale presso le centinaia di radio libere e TV libere che si dividevano l’etere in quel periodo. Vennero poi le tradizionali manifestazioni estive come il Cantagiro e il Disco per l’Estate. La tournée estiva terminò con una serata nello Stadio di S. Siro, davanti a un pubblico di 50.000 spettatori.

Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista prodotto da quello che diventerà il suo produttore storico, Silvio Crippa, e avviando la pluridecennale collaborazione con il chitarrista Luigi Schiavone. Ne scaturisce l’album Champagne Molotov per la casa discografica SIF (successivamente assorbita dalla CGD) che non ottiene il successo sperato anche a causa di problemi legali con la «Spaghetti Records» sul precedente contratto e sui dissapori con i suoi ex componenti. In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop come Diana Est scrivendo per lei i testi delle canzoni dei primi due singoli Tenax, del 1982 e Le Louvre del 1983 che fu un successo importante nelle discoteche e nelle vendite, diventando un inno dei giovani discotecari del 1983. Tra gli altri autori pop con cui ruggeri lavora troviamo Den Harrow, Jock Hattle, Albert One.

Grazie all’album Polvere (1983) e la single-track omonima, Enrico ottiene un buon successo, coronato dal secondo posto al Festivalbar e dalla partecipazione alla gara canora Azzurro. Il brano Il mare d’inverno, che inciderà soltanto l’anno seguente, è affidato a Loredana Berté e lo impone come autore di eccellenza, aprendo i suoi orizzonti artistici di verso il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock.

Il consolidamento del successo (1984-1989)
« Parte piano il nuovo swing mentre corri impaziente sul ring »
(Nuovo swing — Enrico Ruggeri)


Nel 1984 Ruggeri torna al Festival di Sanremo con un altro successo, Nuovo swing, che segna la svolta verso lo stile degli chansonnier francesi. Segue l’album Presente, che mescola nuovi brani ad esecuzioni dal vivo, tra cui una reinterpretazione di Vecchio frack di Domenico Modugno, che è anche in gara nel Festivalbar. Nella stessa edizione sanremese, Ruggeri produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo per loro Sonnambulismo, che si classificò a 4º posto tra i giovani di quell’anno e fu anche incisa in inglese.

1985-1986: Dopo un breve sodalizio con Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l’ingresso nel novero dei cantautori italiani più apprezzati. Tutto scorre (che tutt’oggi Enrico definisce il suo album più completo), il mini LP Difesa francese ed Enrico VIII, quest’ultimo il primo a fare il suo ingresso nella Top 20: inoltre, al Festival di Sanremo 1986 ottiene il premio della critica per Rien ne va plus, canzone in ritmo ternario con accompagnamento di fisarmonica. Ruggeri diventa anche uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra cui Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Anna Oxa e Fiordaliso. Enrico VIII ottiene il disco d’oro.

Nel 1987 Enrico Ruggeri si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi (sodalizio nato nell’ambito del progetto benefico della Nazionale italiana cantanti). Il loro brano Si può dare di più vince la manifestazione. Segue un’ambiziosa tournée nei teatri italiani con l’orchestra filarmonica di Alessandria e la stessa sua band di fiducia, di cui resterà testimonianza nel doppio live Vai Rrouge!, un live che in poco tempo raggiunge vendite da Disco di Platino.

Sempre in quell’anno è premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata da Fiorella Mannoia, la cui musica è di Luigi Schiavone, che saprà firmare molti altri successi tra i più acclamati di Ruggeri, che spesso figura come unico autore.

Nel 1988 realizza l’album La parola ai testimoni, utilizzando piattaforme digitali e strumenti elettronici, ottenendo un discreto riscontro. L’anno seguente è la volta di Contatti, che presenta tre inediti e la coeva Il funambolo (scritta insieme a Riccardo Cocciante), orchestrati dalla filarmonica dell’allora Leningrado, insieme a cover di altri cantautori italiani: Ivano Fossati, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, gli Alunni del Sole.

Ritorno al Rock e i massimi successi (1990-93)
« Con gli occhi bene aperti chiediamo un po’ d’ amore alla persona che vorremmo fare rimanere »
(Mistero — Enrico Ruggeri)


Ruggeri svolta nuovamente verso sonorità più vicine al rock e sale verso i livelli di vendita più alti della carriera, grazie anche ai singoli Ti avrò e Punk (prima di te). A seguito di un tour in Unione Sovietica, poco prima dell’estate 1990 pubblica l’album «Il Falco e il Gabbiano» che si aggiudica il doppio Disco di Platino. Il dualismo antitetico tra i due volatili, oltre a costituire un vero e proprio logo, rappresenterà a chiare lettere la duplice identità artistica, della quale andrà fiero a dispetto di alcune critiche che gli verranno mosse da chi non condividerà il suo seguire due generi così contrastanti tra loro (il rock sanguigno di ispirazione punk, e la canzone d’autore intimista di scuola francese). Segue, l’anno dopo, il suo album di maggior successo, Peter Pan: 400.000 copie vendute in pochi mesi e ben quattro dischi di platino. Il 2 novembre 1991 il singolo entra in hit-parade, al quinto posto. In vetta alla classifica c’è ‘Black or white’ di Michael Jackson, seguito dagli U2 (‘The fly’). Il 23 novembre sale al secondo posto, ma non ci sarà verso di scalzare dal n.1 il… Peter Pan americano. Il 18 gennaio, dopo due mesi e mezzo, il singolo lascia la top ten. Sull’onda del trionfo del disco, l’anno seguente Enrico è protagonista di un fortunatissimo tour di oltre 100 concerti.

Al culmine del successo, nel 1993 Ruggeri conquista per la seconda volta il Festival di Sanremo con il brano rock Mistero, da lui stesso considerato troppo di genere per ambire a una vittoria scontata[senza fonte]. Ad esso segue l’album La giostra della memoria, che è tra i primissimi a sperimentare la formula dell’album misto di vecchi brani, inediti, interpretazioni di brani scritti per altri ed esecuzioni live, tra cui alcune di queste inedite. Sempre nel 1993 partecipa all’Eurovision Song Contest con il brano Sole d’Europa, classificandosi al 12º posto. Nel 1994 partecipa al Lombardia Festival (diretto da Luigi e Carmelo Pistillo con la collaborazione artistica di Marco Mangiarotti) all’interno della sezione «Le parole incontrano la musica».

Progressive (1994-99)
« Andiamo incontro all’ avventura con le vele al vento, non è rimpianto né paura ciò che sento »
(Ulisse — Enrico Ruggeri)


Nel 1994 esce l’album Oggetti smarriti, che risente nei testi e nelle atmosfere della fine del matrimonio con la moglie Laura Ferrato (sposata nel 1986). L’album segna una certa evoluzione musicale.

Nel 1996 la crisi nei rapporti con la casa discografica CGD (passata da qualche anno sotto il controllo dell’americana Warner) determina l’insuccesso dell’ambizioso e pregevole concept album Fango e stelle. Lo stesso album è stato presentato al Festival di Sanremo 1996, a cui prende parte in extremis sostituendo Ornella Vanoni, e classificandosi al quindicesimo posto. Sempre nel 1996 festeggia il 6 febbraio i 3 milioni di dischi venduti nella sua carriera. In estate suona all’Hammersmith di Londra e a San Paolo del Brasile dinanzi a 50.000 spettatori. Proprio a San Remo, come cantante, compare Andrea Mirò (al secolo Roberta Mogliotti), già in gara a Sanremo nelle edizioni 1987 e 1988, che sarà la futura compagna di vita: dopo una sparuta partecipazione, sempre come cantante, nel brano del 1986 La medesima canzone, inizia così un percorso musicale collaborando alla stesura dei pezzi e degli arrangiamenti delle canzoni future di Enrico, fino a dirigere l’orchestra nell’edizione del 2002, quando presenterà Primavera a Sarajevo.

Nel 1997, passato alla casa discografica PDU, incide Domani è un altro giorno. L’album guarderà anche al mercato estero inaugurando la serie di album in lingua spagnola, pubblicati a breve distanza. L’album diventa doppio disco di platino.
Фото
In questa occasione il titolo La gente con alma, si rifarà alla canzone La gente di cuore che nella versione italiana è cantata insieme a Marco Masini. Nel 1999 esce L’isola dei tesori, composto in prevalenza da brani scritti in passato per altri interpreti e gruppi, alcuni con la partecipazione degli stessi artisti. Come bonus track figura anche La chanson de Mimie, versione francese de La poesia, che è stata scritta in occasione della partecipazione suo malgrado a Scherzi a parte, dove lo avevano fatto passare per un autore che copiava di sana pianta canzoni francesi, con tanto di intervento accusatorio del Gabibbo. Ruggeri, apprezzando la burla, ha deciso poi di inciderla, usando la base originale.

Gli anni della maturità (2000-)
« Il fiume va più nero della sera, oltre la torre e l’ università »
(Primavera a Sarajevo — Enrico Ruggeri)


Nel 2000 Ruggeri passa alla SONY-BMG. Esce L’uomo che vola. Il 2001 è l’anno delle reinterpretazioni in stile acoustic del doppio live La vie en Rouge. Nel 2002 partecipa con la ballata Primavera a Sarajevo al Festival di Sanremo: Andrea Mirò vi figura come autrice e direttrice d’orchestra. Il brano si ispira alla guerra in Bosnia-Erzegovina degli anni precedenti, riprendendo anche le sonorità di quelle regioni.

Nel 2003, in coppia con Andrea Mirò, è ancora a Sanremo con Nessuno tocchi Caino, canzone contro la pena di morte, scritta dopo l’adesione all’omonima associazione, dove Enrico canta i pensieri del boia alle prese con ciò che per lui è solo il suo mestiere, e Andrea dà voce al condannato che spera in un atto di clemenza. Esce l’album Gli occhi del musicista.

Nel 2004 in Punk prima di te, reincide i sei ottavi del primo album dei Decibel insieme a cover di brani punk anni settanta di David Bowie, Lou Reed, Sex Pistols, Ramones. Le cover escono anche in un CD intitolato Rock’n’Rouge, allegato alla rivista Rockstar. Sempre nel 2004 esce il primo doppio DVD dal vivo, Ulisse, per la Sony Music. Nel 2005 pubblica Amore e guerra mentre l’anno successivo esce la raccolta Cuore, muscoli e cervello, triplo cofanetto anch’esso diviso tra materiale edito e inedito, dove Ruggeri tenta di suddividere la sua opera nelle tre categorie che ne compongono il titolo. Di questo triplo cd uscirà anche una versione compatta in un unico disco.

In corrispondenza del Natale 2007 esce un nuovo disco di cover natalizie dove Ruggeri interpreta a modo suo classici quali White Christmas e altri. Nel 2008 esce un nuovo disco di inediti Rock Show dove Enrico torna al rock e parla in prima persona delle esperienze di cantautore rock sulla strada da ormai 30 anni.

Il 30 gennaio 2009 è uscito il lavoro dal titolo All in — L’ultima follia di Enrico Ruggeri, un triplo CD di brani inediti, tra i quali c’è anche il brano Incontri (Dimmi quand’è) che ha dato vita al jingle pubblicitario dell’Amaro Averna.

Nell’aprile 2009 ha partecipato all’incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila. Sempre nel 2009 ha cantato nell’album di Claudio Baglioni «Q.P.G.A.» nel brano Lungo il viaggio, che è il titolo originale della canzone meglio conosciuta col titolo di In viaggio.

Il 18 dicembre dello stesso anno è stata ufficializzata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2010 nella sezione «Artisti», con il brano La notte delle fate. Contemporaneamente alla partecipazione al Festival, è uscito il suo ultimo album, intitolato La ruota, contenente appunto la canzone in gara.

Scrittore, conduttore e altre attività
Alla sua opera di musicista ed interprete, Ruggeri affianca sempre più frequenti attività come scrittore di racconti e poesie e conduttore televisivo.

Nel 1989 pubblica La giostra (Forte Editore), nel 1994, per pudore [pronunciato virgola per pudore] (Carte Segrete), nel 1997 Racconti e poesie (Stampa Alternativa), nel 2000 Piccoli Mostri (Feltrinelli).

Nel 2006 inizia la sua prima esperienza televisiva, su Italia 1, con la conduzione della trasmissione Il bivio, durata oltre un anno e riproposta nel 2007 e 2008.

Nel novembre 2008 gli viene affidato un secondo programma intitolato come una sua celebre canzone, Quello che le donne non dicono, talk show incentrato sulla conoscenza dell’universo femminile.

Dal 1 luglio 2009 fino all’8 gennaio 2010, sempre su Italia 1, ricopre per due stagioni il ruolo di conduttore della trasmissione Mistero (posto che lascerà successivamente a Raz Degan). Proprio sulle medesime tematiche trattate da questo programma, pubblica nel 2010, insieme a Candido Francica, il libro Alieni. Un mistero fra noi.

Da settembre 2010 entra a far parte della giuria del talent show X Factor di RAI 2. In questo contesto è autore, insieme a Fabrizio Palermo, dell’inedito Atlantide, cantato per la prima volta dal duo Kymera in occasione della semifinale del programma, il 16 novembre 2010.

Nel 2011 esce il suo primo romanzo, intitolato Che giorno sarà, presentato il 6 febbraio nel programma di Simona Ventura Quelli che il calcio e…

Dal 1984 fa parte della Nazionale Italiana Cantanti, squadra di calcio impegnata in attività di solidarietà.

Riguardo alle sue convinzioni politiche, Ruggeri ha recentemente dichiarato: «Io mi sento principalmente un uomo libero e generalmente critico nei confronti del potere, qualsiasi esso sia, e credo che questa sia una delle funzioni di un artista anche perché oggi, definirsi di destra o di sinistra, sia decisamente antistorico… Di volta in volta una persona che vive nel contesto civile prende delle posizioni, ha dei pareri, che possono essere considerati di destra o di sinistra a seconda delle contingenze, Voglio discutere caso per caso. Sull’Iraq, per esempio, posso avere un’idea di sinistra e sull’indulto di destra.»

Il 6 luglio 2011 è tra i principali firmatari dell’appello promosso dalla SIAE atto a sostenere l’azione di lobby affinché venga difesa e approvata, nella sua prima e più stringente stesura, la delibera AgCom (presieduta da Corrado Calabrò) 668/2010[9]; delibera che dichiara lo scopo di combattere possibili violazioni del diritto d’autore e di proteggere gli interessi economici legati all’industria discografica e del multimediale in rete; grazie a questa delibera, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, semplice autorità amministrativa indipendente di nomina politica, si dovrebbe dare il potere di bloccare, oscurare, censurare o cancellare qualsiasi sito sospettato di violare un copyright, tramite una semplice azione amministrativa (anche indotta dalla segnalazione della lobby che si ritenesse danneggiata), senza il bisogno di una previa azione dell’autorità giudiziaria che dovrebbe appurare l’effettiva presenza del reato.

Добавить в социальные сети